La Politica Agricola Comune interviene a sostegno del mondo agricolo mediante misure specifiche per il mercato, mediante pagamenti diretti agli agricoltori e mediante  una strategia settennale per lo sviluppo rurale. Mentre i primi due strumenti sono programmati centralmente dalla Commissione europea, gli interventi programmati per il settennato- la cui formulazione discende dall’analisi dettagliata delle esigenze del mondo rurale- sono finanziati con il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e programmati da Stati membri o Regioni attraverso  il Programma di sviluppo rurale (Psr).

Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 è frutto del nuovo “approccio” alla politica di coesione rispetto alle precedenti programmazioni, che in particolare ha condotto il Feasr fuori dal tradizionale “isolamento” rispetto agli altri fondi strutturali. Sono stati previsti infatti regole e obiettivi comuni per tutti i fondi SIE (fondi strutturali di investimento e sviluppo) quale contributo alle finalità di Europa 2020 (rif. Quadro Strategico Comune e Reg. CE n. 1303/2013), attraverso la declinazione di 11 obiettivi tematici e l’attuazione di meccanismi trasversali (accordo di partenariato, condizionalità ex ante, riserva di performance, target ed indicatori, quadro comune di monitoraggio e valutazione).

meccanismi trasversali

Ciò ha stravolto il consueto quadro logico portando per esempio alla soppressione degli Assi, in cui venivano inquadrate in precedenza le misure dello sviluppo rurale, e all’adozione di sei priorità di intervento, declinate in 18 focus area che introducono una maggiore flessibilità e la possibilità di allocare liberamente le misure in più di una priorità.

In Emilia-Romagna, , al termine di un percorso che ha coinvolto il partenariato in ogni sua fase, il Psr 2014-2020 è stato approvato il 26 maggio 2015 con decisione della Commissione Europea n. 3530 con una dotazione finanziaria di 1 miliardo e 190 milioni di euro. Dopo poco più di un anno, è in vigore la versione 3.1 del PSR, ovvero una versione modificata rispetto al testo iniziale grazie alle lezioni apprese dai primi bandi pubblicati e l’integrazione di  risorse per 31.8 milioni di euro.

Il territorio di riferimento del PSR sono le aree rurali, identificate secondo una serie di parametri nazionali, in cui ricade il 90% della superficie regionale e il 64,3% della popolazione complessiva.

territorio

Il Programma investe sui macrotemi conoscenza e innovazione, stimola la competitività del settore agroindustriale, garantisce la gestione sostenibile di ambiente e clima e favorisce un equilibrato sviluppo del territorio e delle comunità locali, anche attraverso l’approccio Leader. Riconosce criteri di selezione prioritari per giovani, produzioni sostenibili e di qualità, aree rurali con problemi di sviluppo, aree montane e aree interne.

Nell’ambito dei suddetti macrotemi, la Regione ha scelto di attivare 15 misure riconducibili a 17 focus area e 67 tipi di operazione. L’erogazione  di aiuti avviene prevalentemente attraverso il sistema dei bandi di gara.

macro temi

In sintesi, il Psr sostiene la competitività del sistema agricolo attraverso le Focus area:

  • Focus area P2A – Ammodernamento aziende agricole/forestali e diversificazione
  • Focus area P2B – Insediamento giovani agricoltori
  • Focus area P3A – Filiera agroalimentare e produzioni di qualità
  • Focus area P3B – Gestione dei rischi

competitivitàClicca sull’immagine e consulta il documento Excel PSR

Promuove un’agricoltura sostenibile attraverso gli interventi realizzabili nell’ambito dei tipi di operazione delle focus area:

ambiente

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Promuove lo sviluppo equilibrato del territorio attraverso i tipi di operazione delle focus area:

 banda largaClicca sull’immagine e consulta il documento Excel PSR

Novità assoluta di questo periodo di programmazione è il tipo di operazione dedicata alla formazione dei “Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura – 16.1.01”, espressione di alleanze tra mondo agricolo e mondo della ricerca i cui bandi interessano molteplici focus area. Il primo bando ha interessato cinque Focus Area di cui una nell’ambito del macro tema “competitività”e le altre quattro inerenti il macro tema “ambiente e clima”. Lo spirito della “novità” è stato pienamente colto infatti sono state presentate 160 domande, ben oltre le attese che con gli oltre 12.6 milioni di euro a disposizione sono state soddisfatte solo per circa il 44%. Entro fine 2016 è in programma la pubblicazione del prossimo bando.

Per incidere in modo ancor più consistente e positivo sull’economia rurale, e per generare un volano economico di ampia portata, la Regione ha programmato di convogliare gran parte delle risorse sui macrotemi competitività, ambiente e clima e ha scelto di concentrare i bandi soprattutto nei primi anni della programmazione.

Ad oggi i bandi pubblicati sono quelli prevalentemente concentrati sul sostegno alla competitività e al ricambio generazionale, sul sostegno agli interventi agroambientali e di agricoltura biologica. Entro fine anno sono attesi i primi bandi sui servizi alla collettività delle aree rurali, nuovamente i bandi sulla biodiversità sulla formazione  ma soprattutto sulla filiera agroalimentare.

Già nel periodo di interregno tra la programmazione 2007-2013 e quella attuale, l’Autorità di gestione ha investito molto sull’attività di comunicazione attivando vari canali per orientare i diversi target tra le opportunità offerte dalla nuova programmazione e chiedendo il supporto di Ervet che ha provveduto a riprogettare il portale web così da fornire un supporto completo a tutti i soggetti che intendono informarsi sulle iniziative del PSR regionale. La strutturazione versatile e dinamica nei contenuti è stata concepita per soddisfare esigenze informative a diversi livelli, ed è quindi in grado di rivolgersi ad aziende agricole, stakeholder pubblici e cittadinanza. Sempre nell’ambito del supporto alla comunicazione, Ervet fornisce approfondimenti tematici, redazione di articoli e gestione del portale.

 

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