L’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture, in collaborazione con ERVET, fornisce ogni anno i dati di sintesi sull’andamento del relativo mercato e consente la redazione di un completo rapporto annuale. Il rapporto pone l’attenzione sugli  investimenti (programmazione), le procedure di affidamento e quelle di esecuzione dei contratti sulla base delle informazioni rilevate informaticamente dal S.I.T.A.R. (Sistema Informativo Telematico Appalti Regionale) che la nostra regione avviò fin dal 1989 ponendo la trasparenza del mercato dei contratti pubblici quale strumento fondamentale per la qualificazione del mercato dei contratti pubblici e delle amministrazioni aggiudicatrici, l’evidenziazione degli indicatori di anomalia finalizzati alla messa a punto delle azioni tecnico politiche volte alla prevenzione dei fenomeni distorsivi, della corruzione e delle infiltrazioni malavitose.

I Contratti pubblici di lavori

Gli investimenti

Il numero degli interventi di programmazione finalizzati alla realizzazione di lavori pubblici approvati dalle amministrazioni del territorio regionale sono stati 4.712 nel 2015, 3.196 appartengono a 259 dei 340 Comuni della nostra regione; 81 comuni non hanno pubblicato interventi di programmazione.

L’importo complessivamente stanziato è stato pari a 3,877 miliardi di euro di cui la quota parte dei 259 comuni per i 3.196 interventi è stata pari a 1,925 miliardi di euro. Gli interventi che appartengono alla prima annualità (anno 2015), cioè quelli che sono immediatamente appaltabili, sono stati complessivamente 2.445 per un valore corrispondente pari a 1,530 miliardi di euro.

Rispetto al 2014 c’è una contrazione del -2,3% del numero e del –4,1% del valore dell’investimento complessivo.

Le procedure di selezione del contraente perfezionate (i CIG perfezionati)

Le amministrazioni prima di procedere all’avviamento della procedura di selezione del contraente, per contratti d’importo maggiore a 40.000 euro, devono acquisire sul sistema informativo SIMOG di ANAC il codice CIG e poi perfezionarlo. Da questa banca dati risulta che per il territorio della Regione Emilia-Romagna nel 2015 sono stati perfezionati 3.077 CIG di contratti di lavori per un importo complessivo di 1,603 miliardi di euro. La variazione 2015/2014 è stata del +12,5% sul numero delle procedure e +26,9% per il relativo importo a base di contrattazione. L’importo medio dei CIG perfezionati è passato dai 462.000 euro del 2014 ai 521.000 euro del 2015

I bandi di gara

I bandi di gara pubblicati per l’affidamento di contratti di lavori sul territorio regionale riguardano le procedure di selezione del contraente che prevedono la preliminare pubblicazione di un bando. I bandi di gara sono pertanto un sotto-insieme della domanda pubblica di lavori che è quantificata in modo più completo dai CIG di lavori perfezionati. Nel 2015 il numero dei bandi di gara d’appalto per lavori pubblicati è stato pari a 265 facendo registrare un incremento del 36,5%; il valore corrispondente a base asta è passato dai 349 milioni del 2014 a 1.467 milioni del 2015 con un incremento percentuale del 242,5%. Tale incremento è in gran parte attribuibile al maxi bando di gara del Ministero delle Infrastrutture per la procedura di affidamento in concessione delle attività di costruzione, gestione e manutenzione dell’Autostrada A21 Piacenza-Cremona-Brescia e diramazione per Fiorenzuola d’Arda (PC) di Km 88,6 di importo pari 683,00 milioni di euro.

Gli affidamenti

Nel corso del 2015 sono stati affidati 1.728 contratti di lavori per un importo complessivo pari a 1,376 miliardi di euro. Rispetto al 2014 il numero dei contratti è pressoché immutato s’incrementa dello 0,3%; in relazione all’importo c’è invece un consistente incremento del 118,3% dovuto principalmente all’affidamento della concessione autostradale prima indicata. L’incremento del valore degli appalti affidati è però confermato anche scorporando questo maxi appalto ed è pari al 10%.
Delle 1.728 aggiudicazioni nel 2015: 1.530 fanno seguito a procedure non precedute dalla preliminare pubblicazione del bando e solo 198 sono quelle con la pubblicazione del bando. Gli importi di aggiudicazione delle procedure con bando sono complessivi 1.053 milioni di euro con un valor medio di 5,32 milioni di euro ed un incremento dell’11,5% in numero rispetto al 2014. Relativamente al valore complessivamente affidato con le procedure con bando l’incremento percentuale rispetto al 2014 è pari al +188,5%.
Gli importi di aggiudicazione delle procedure senza bando di gara sono complessivi 323 milioni di euro con un valor medio di 210.000 euro ed un incremento dell’88,5% rispetto al numero degli affidamenti del 2014. Relativamente al valore complessivamente affidato con le procedure senza bando l’incremento percentuale rispetto al 2014 è pari al 22%.
Il criterio di valutazione delle offerte più utilizzato, nell’80,2% dei casi, è stato quello del prezzo più basso; il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa è stato utilizzato nel 10,1% dei casi; nel restante 0,7% il criterio non è stato indicato. In relazione al valore contrattuale complessivamente aggiudicato il criterio del prezzo più basso incide sul 28,75% dell’ammontare complessivo, mentre quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa regola il 69,16% del valore, per il restante 2,09% il criterio non è stato rilevato.

Le imprese aggiudicatarie ed i ribassi d’asta

In relazione al numero dei contratti complessivamente aggiudicati le imprese regionali acquisiscono il 74,5% del numero complessivo, quelle extraregionali il 22,9%. Il 2,5% è stato affidato ad imprese in cui il dato di provenienza non è rilevato.
In relazione al valore dei contratti complessivamente aggiudicati, escludendo il valore del maxi appalto dell’autostrada, riscontriamo che la quota percentuale degli operatori regionali è pari al 50,6% e quella degli operatori extraregionali del 38,6%. .
Il ribasso d’asta mediamente praticato dalle imprese si attesta al 17,1% era pari al 15,0% nel 2014. Le imprese extraregionali ribassano mediamente del 17,9% (nel 2014 facevano ribassi medi del 17,6%) le imprese regionali fanno ribassi medi del 17,0% (nel 2014 facevano ribassi medi del 14,4%).
In relazione al criterio di selezione delle offerte rileviamo che il ribasso medio, quando il criterio utilizzato è quello del prezzo più basso si attesta mediamente al 18,5% (era al 16,3% nel 2014); quando il criterio è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa il ribasso medio si attesta al 17,1% (era al 15,0% nel 2014).

 

I contratti pubblici di forniture

Rispetto al quadro nazionale di riferimento, in cui le procedure di ricerca del contraente per contratti di forniture, con acquisti diretti da parte delle singole amministrazioni e con la stipula di convenzioni e accordi quadro, aumenta del 22,3% nel 2015 rispetto al 2014, in Emilia-Romagna registra un contenimento del 4,0% ed una riduzione del numero dei lotti (CIG) perfezionati del 15,3%.
Questo indicatore ci conferma come le amministrazioni della Regione Emilia-Romagna abbiano anche fatto un maggior ricorso, nel 2015 rispetto al 2014, alle centrali di committenza ed alle unioni d’acquisto.
Il dato è confermato anche dal numero e dall’importo dei CIG perfezionati per l’adesione a convenzioni o accordi quadro che crescono rispettivamente del 20,2% e del 18,8% rispetto al 2014.
Sul versante dei contratti stipulati c’è la conferma del precedente indicatore sulle procedure avviate per la selezione del contraente. Diminuisce il numero degli acquisti diretti di forniture da parte delle singole amministrazioni del -9,3% e si riduce la corrispondente spesa del -12,7%. Cresce il numero delle convenzioni e degli accordi quadro complessivamente stipulati per contratti di forniture del 23,6% con una riduzione della spesa corrispondente del -10,1%. Infine il numero dei contratti stipulati in adesione a convenzioni ed accordi quadro aumenta del 10,6% con una riduzione della spesa relativa del -35,9%.
Nel complesso per quanto riguarda la spesa per contratti di forniture complessivamente contrattualizzata nel corso del 2015 abbiamo rilevato che in Emilia-Romagna sono stati stipulati 2.205 contratti per un importo 812,53 milioni di euro. Rispetto al 2014 aumenta il numero dei contratti dell’1,5% ma si riduce la spesa complessiva dell’11,0%.

682 dei 2205 contratti (31%) sono stati affidati con una procedura che ha previsto la preliminare pubblicazione del bando di cui 511, la grande maggioranza (75%), con la procedura aperta. 1523 dei 2205 contratti (69%) sono stati affidati con procedure che non hanno previsto la preliminare pubblicazione del bando di cui 547 (36%) con procedura negoziata; 424 (28%) settori esclusi e 397 (26%) in cottimo fiduciario.

967 sono stati i contratti affidati in adesione a convenzioni o ad accordi quadro per un importo complessivo di circa 290 milioni di euro; tra questi solo 6 sono stati i contratti che hanno previsto il preliminare confronto competitivo tra gli operatori economici prescelti.
Il criterio di selezione dell’offerta è stato per 1.300 contratti (59%) quello del prezzo più basso; per 645 (29%) quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa; nei restanti 260 contratti (12%) non è stato dichiarato il criterio.

205 contratti per 322,62 milioni di euro per l’acquisto di prodotti farmaceutici e 894 contratti per 192,42 milioni di euro per l’acquisto di apparecchiature mediche rappresentano il 50% del numero dei contratti di forniture complessivamente stipulati ed il 63,4% del totale della spesa complessiva per l’acquisto di forniture dell’intera Regione Emilia-Romagna.

Il 65,8% dei contratti di forniture stipulati è ad appannaggio degli operatori economici con sede fuori della regione Emilia-Romagna, il 28,3% per gli operatori economici regionali. Corrispondentemente il 79,9% del valore complessivo è ad appannaggio delle imprese extra-regionali il 15,3% di quelle regionali.

Gli operatori economici extra-regionali fanno un ribasso medio dell’1,8% quelli regionali dell’1,4% per i pochi operatori economici di cui non viene indicata la sede legale dell’impresa il ribasso è del 15,6%, pertanto la media del ribasso complessiva si attesta al 2,0% (era pari al 3,1% nel 2014).

Quando il criterio di selezione è quello del prezzo più basso il ribasso medio è del 2,9% (era pari al 3,5% nel 2014), quando viene utilizzato il criterio dell’offerta economcamente più vantaggiosa il ribasso medio è dello 0,7% (era pari al 3,3% nel 2014).

I contratti di servizi

La regione Emilia-Romagna, nell’ambito di un quadro nazionale di riferimento in cui il valore a base di contrattazione delle procedure di ricerca del contraente per contratti di servizi, con acquisti diretti da parte delle singole amministrazioni o con la stipula di convenzioni e accordi quadro, aumenta del 3,1%, registra un valore ancor più consistente con un aumento del 46,0% rispetto al 2014. Corrispondentemente c’è anche il deciso incremento del del numero dei lotti (CIG) perfezionati del 10,5%.
Aumentano di pari passo le procedure di selezione del contraente in forma diretta e le procedure per la selezione del contraente di convenzioni ed accordi quadro.
Corrispondentemente aumenta anche il numero delle procedure di affidamento con adesione a convenzioni o accordi quadro del 19% in numero con una diminuzione però dell’importo complessivamente posto a base di contrattazione pari al -18,8%.
Sul versante dei contratti stipulati c’è la conferma del precedente indicatore aumenta il numero degli acquisti diretti di contratti di servizi da parte delle singole amministrazioni del 4,5% con incremento della spesa corrispondente del 24,1%. Cresce in modo ancor più consistente  il numero delle convenzioni e degli accordi quadro complessivamente stipulati per contratti di servizi del 37,6% con aumento della spesa corrispondente del 45,2%. Infine il numero dei contratti stipulati in adesione a convenzioni ed accordi quadro aumenta dell’8,8% con una riduzione della spesa relativa del -22,8%.
Nel complesso per quanto riguarda la spesa complessivamente contrattualizzata nel corso del 2015 abbiamo rilevato che in Emilia-Romagna sono stati stipulati 2.255 contratti o convenzioni o accordi quadro per un importo 1.532 milioni di euro. Rispetto al 2014 aumenta il numero del 7,9% e s’incrementa la spesa corrispondente del 30,2%.

545 dei 2.255 contratti di servizi (24,2%) sono stati affidati con una procedura che ha previsto la preliminare pubblicazione del bando di cui 482 la grande maggioranza (88%), con la procedura aperta. 1.710 dei 2.255 contratti (75,8%) sono stati affidati con procedure che non hanno previsto la preliminare pubblicazione del bando di cui 495 (29%) con procedura negoziata; 511 (30%) settori esclusi; 394 (23%) in cottimo fiduciario e 224 (13,1%) affidamento diretto.

260 sono stati i contratti di servizi affidati in adesione a convenzioni o ad accordi quadro per un importo complessivo di circa 235 milioni di euro; tra questi solo 7 sono stati i contratti che hanno previsto un preliminare confronto competitivo tra gli operatori economici prescelti.

Il criterio di selezione dell’offerta è stato per 1.208 contratti (53,6%) quello del prezzo più basso; per 672 (29,8%) quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa; nei restanti 375 contratti (16,6%) non è stato dichiarato il criterio.

327 sono i contratti per 268,44 milioni di euro per servizi connessi ai rifiuti, fognari e pulizia aree urbane 214 sono i contratti per 44,62 milioni di euro per servizi di programmazione, elaborazione dati, consulenza informatica e manutenzione apparecchiature informatiche. Queste due macro categorie rappresentano il 24% del numero dei contratti di servizi complessivamente stipulati ed il 20,4% del totale della spesa complessiva per l’acquisto di servizi dell’intera Regione Emilia-Romagna.

Il 58,3% dei contratti di servizi stipulati è ad appannaggio degli operatori economici con sede nella regione Emilia-Romagna, il 36,6% degli operatori economici extra-regionali. Corrispondentemente il 63,7% del valore complessivo è ad appannaggio delle imprese regionali il 31,2% di quelle extra-regionali.

Gli operatori economici extra-regionali fanno un ribasso medio del 7,8% quelli regionali del 4,4% per i pochi operatori economici di cui non viene indicata la sede legale dell’impresa il ribasso è del 14,1%, pertanto la media del ribasso complessiva si attesta al 5,8% (era pari al 3,8% nel 2014).

Quando il criterio di selezione è quello del prezzo più basso il ribasso medio è del 3,8% (era pari al 4,7% nel 2014), quando viene utilizzato il criterio dell’offerta economcamente più vantaggiosa il ribasso medio è del 5,8% (era pari al 7,4% nel 2014).

Primo semestre 2016

Di seguito alcuni dati aggregati sul valore complessivo dei contratti di lavori, forniture  e servizi avviati alla procedura di affidamento e quelli affidati nel primo semestre 2016

Contratti avviati alla procedura di affidamento

foto1

foto2

foto3

Il valore complessivo dei contratti di servizi  avviati all’affidamento nel 1° semestre 2016 è fortemente condizionato da due contratti  in cui la durata del servizio è per il periodo 2018 – 2039.

  1. AGENZIA TERRITORIALE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI: Procedura ristretta per l’affidamento in concessione del SII per la provincia di Rimini, ad esclusione del Comune di Maiolo, comprensivo della realizzazione dei lavori strumentali, ai sensi dell’art, 7, c. 5, lett. f) della L.R. 23/2011 e degli artt. 147 e 149-bis del d.lgs. 152/2006; di importo complessivo 1.980.000.000,00
  2. AGENZIA TERRITORIALE DELL’EMILIA-ROMAGNA PER I SERVIZI IDRICI E RIFIUTI: Procedura ristretta per l’affidamento in concessione del SII per la provincia di Piacenza, comprensivo della realizzazione dei lavori strumentali, ai sensi dell’art. 7, c. 5, lettera f) della L.R. 23/2011 e degli artt. 147 e 149- bis del D.Lgs. 152/2006 di importo complessivo € 1.150.000.000,00

Contratti affidati

foto4

foto5

foto6

 

Rapporto SITAR 2015

Rapporto 2015 sui contratti pubblici di lavori forniture e servizi in Emilia-Romagna