L’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture, a cui collabora ERVET, ogni anno fornisce un quadro di sintesi sull’andamento del mercato nei settori di riferimento. Ecco i dati più importanti che emergono dall’ultimo Rapporto

È stato pubblicato a fine novembre il Rapporto 2014 sui contratti pubblici di lavori, forniture e servizi in Emilia-Romagna, curato dall’Osservatorio regionale dei contratti pubblici, la cui attività è svolta dal Servizio Opere pubbliche ed edilizia – Sicurezza e Legalità – Coordinamento ricostruzione della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con ERVET. Il Rapporto contiene i dati riguardanti programmazioni, gare e contratti relativi all’anno 2014 in Emilia-Romagna e si basa sulle informazioni gestite dal sistema SITAR (Sistema Informativo Telematico Appalti Regionale).
Nell’edizione 2014, in particolare, è stata maggiormente approfondita la parte relativa a servizi e forniture. Vediamo, in sintesi, quali sono i dati più significativi che emergono dall’ultima analisi.

Gli investimenti per lavori pubblici
Prendendo in esame l’ultimo quinquennio, i valori relativi ai lavori pubblici inseriti negli atti di programmazione mostrano una riduzione pari al 44,57%, più precisamente passando da 8,1 miliardi di euro nel triennio 2010-1012 a 4,19 miliardi di euro nell’ultimo triennio (2014-2016). Analogamente gli investimenti programmati dai comuni emiliano romagnoli nello stesso periodo si riducono passando dai 4 miliardi di euro del triennio 2010-2012 ai 2 miliardi di euro dell’ultimo triennio (2014-2016). Tali valori tuttavia appaiono in parte dovuti anche alla riduzione del numero delle amministrazioni emiliano-romagnole che ha pubblicato il programma triennale.

Più recentemente, tuttavia, si rilevano segnali positivi d’inversione della tendenza e, in particolare, dal valore dei lavori pubblici inseriti nella programmazione nelle ultime due annualità 2013 e 2014, che aumentano da 1,4 ad 1,6 miliardi di euro con un incremento del 14,4%.

La partecipazione dei capitali privati nel finanziamento delle opere pubbliche rimane sostanzialmente costante nell’ultimo biennio. Erano 443 le opere che nel 2013 prevedevano la partecipazione di capitale privato, sono state 438 nel 2014. Nel 2013 il valore complessivo del finanziamento da privati per le 443 opere era di 553,49 milioni di euro. Nel 2014 è stato di 585,98 milioni di euro per finanziare 438 opere. La finanza di progetto denota una certa difficoltà passando dai 447,24 milioni di euro del triennio 2010-2012 agli attuali 108,93 milioni di euro (2014-2016).

 

I CIG per lavori perfezionati nel biennio 2013-2014
I CIG (Codice Identificativo Gara) perfezionati fanno riferimento ai lavori d’importo maggiore a 40.000 euro che le Amministrazioni hanno avviato e registrato sulla banca dati SIMOG di ANAC (ex AVCP). Tale dato ci fornisce un’informazione puntuale della domanda di lavori pubblici in regione in quanto rilevano tutte le procedure di selezione del contraente d’importo avviate, superiori o uguali a 40.000 euro.

Nel 2013 sono stati rilasciati 3.129 CIG per un valore complessivo di 1,155 miliardi di euro a cui corrisponde un valor medio a contrattare di 369 mila euro. Nel 2014 sono sati rilasciati 2.735 CIG per un valore complessivo di 1,263 miliardi di euro ed un valor medio a contrattare di 462 mila euro. Le procedure che prevedono la preliminare pubblicazione del bando sono state 283 nel 2013, per un valore complessivo a base asta pari a 384,24 milioni di euro; 284 nel 2014 per un valore complessivo pari a 519,89 milioni di euro.
I bandi di gara
Il valore complessivo a base asta dei lavori per cui è stato pubblicato un bando di gara sul sistema informativo SITAR regionale ha avuto, nella nostra regione, un andamento decrescente a decorrere dal 2010 fino a toccare il valore minimo nel 2013 e quindi invertire la tendenza nel 2014, dove emerge un incremento del valore complessivo dei bandi pubblicati rispetto all’anno precedente.

Più in particolare, nel 2013 il sistema informativo regionale SITAR ha rilevato 168 bandi di gara per un valore complessivo di 348,46 milioni di euro, mentre nel 2014 ha rilevato 194 bandi di gara pubblicati per un valore complessivo di 428,30 milioni di euro.

Confrontando il dato con i relativi CIG che prevedono la pubblicazione del bando il dato è dimensionalmente congruente, evidenziando peraltro un certo numero di bandi all’apparenza mancati tra quelli pubblicati. Le cause sono diverse. Tra queste la non piena corrispondenza tra l’anno del rilascio del CIG e quello di scadenza del bando (data a cui si riferiscono le elaborazioni sui bandi); il fatto che nei singoli bandi possono anche essere compresi più lotti; dopo il rilascio del CIG alcune procedure potrebbero essere state annullate senza la relativa segnalazione al SIMOG.

La maggior parte dei bandi prevede l’uso della procedura aperta (73,6%), solo il 5,5% la procedura ristretta e solo 1 procedura su 194 avvia il dialogo competitivo. Il restante 20,7% dei bandi avvia una procedura negoziata.
Gli affidamenti
Anche per gli affidamenti dei contratti di lavori la situazione è analoga a quella dei bandi. A decorrere dal 2010 rileviamo una discesa del valore complessivo degli affidamenti che passa dal massimo storico del 2010, in cui l’indicatore fu pari a 183 (fatto 100 il valore dell’importo complessivo rilevato nel 2000), all’indicatore pari a 49 che è stato rilevato nel 2014.
Furono 1.743 i contratti affidati nel 2013 per un valore complessivo di 776,55 milioni di euro; sono 1.722 i contratti affidati nel 2014 per un valore complessivo pari a 630,27 milioni di euro. La contrazione in termini percentuali è del -1,2% rispetto al numero e del -18,8% rispetto al valore complessivo, con una riduzione corrispondente del valor medio di ciascun affidamento.

Circa il 91% degli affidamenti (1.564) per un valore di 265,30 milioni di euro (42% del valore complessivo) ed un valor medio di 169.000 euro si concretizza con una procedura che non prevede la preliminare pubblicazione di un bando. Il restante 42% del valore, 158 contratti (9%) pari ad un valore complessivo di 364,97 milioni di euro ed un valor medio di 2,13 milioni di euro, è affidato con una procedura di gara che prevede la preliminare pubblicazione del bando.

La procedura di gara più utilizzata è la procedura aperta, con 121 affidamenti (77%). Tra le procedure di gara senza bando quella più utilizzata è la procedura negoziata.

Il criterio di valutazione delle offerte più utilizzato è quello del prezzo più basso (79,5%); il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa viene utilizzato nel 12,7% dei casi, per il 7,8% degli affidamenti non viene rilevato il criterio di valutazione delle offerte.

Il ribasso medio che le imprese praticano nel 2014 si attesta al 15%, mentre era pari al 14,8% nel 2103. Le imprese provenienti da fuori regione praticano mediamente ribassi del 17,6% quelle regionali si attestano sul 14,4%. Rispetto al 2013 le imprese extraregionali riducono il ribasso medio dello 0,1%, quelle regionali lo incrementano dello 0,3%. Il ribasso medio per le opere di edilizia è del 19,1%, per le opere relative alle infrastrutture è del 12,9%.

01

02

L’esecuzione dei contratti di lavori
I dati sull’esecuzione dei contratti fanno riferimento al periodo 2009-2014 e prendono in esame i contratti d’importo a base asta uguale o maggiore di 150.000 euro. Il primo dato significativo è quello dei contratti che risultano aggiudicati in via definitiva ma che ancora non sono iniziati; cioè non è stata trasmessa all’osservatorio regionale la scheda di inizio dei lavori che ai sensi dell’art. 7 c.8 del d.lgs 169/2006 deve essere notificata entro 60 giorni dalla stipula del contratto.

Il totale dei contratti presi in esame è pari a 5.286 per un importo complessivo di 5,538 miliardi di euro. Quelli non ancora iniziati sono 862 (16,3%) per un importo complessivo di 2,461 miliardi (44,4%). I lavori iniziati sono 4.424 per un importo complessivo di 3,077 miliardi: di questi il 74,8%, cioè 3.309 contratti per un importo complessivo di 1,576 miliardi, sono già conclusi; il 23,7%, cioè 1.047 contratti per un importo complessivo di 1,423 miliardi, è in fase di esecuzione; l’1,5%, cioè 68 contratti per un valore complessivo di 77,65 milioni di euro, hanno subito una revoca o una risoluzione contrattuale.

Tra i lavori in esecuzione 711, cioè il 68% di quelli in esecuzione, risultano in ritardo rispetto alla data contrattuale di fine dei lavori. Tra i 3.068 lavori ultimati ben 2.109 (69%) sono terminati oltre la data contrattuale di fine lavori (il valore medio della dilazione contrattuale è di 165 giorni).

Il 47,9% dei contratti ultimati ha avuto almeno 1 variante, il massimo delle varianti per un intervento è stato 8. Il 52% dei contratti ultimati segnala subappalti, pertanto per 1.595 contratti d’importo complessivo 898,60 milioni di euro ci sono 5.313 subappalti, per un importo complessivo di 207,70 milioni di euro. Mediamente per ogni appalto che segnala subappalti ci sono 3,3 subappalti; il valor medio di ciascun subappalto è di 39.000 euro.
I contratti di forniture
Nel 2013 sono stati rilasciati 5.924 CIG per un valore complessivo di 2,97 miliardi di euro a cui corrisponde un valor medio a contrattare di 501 mila euro. Nel 2014 sono stati rilasciati 4.934 CIG per un valore complessivo di 2,24 miliardi di euro ed un valor medio a contrattare di 454 mila euro.
Le procedure che prevedono la preliminare pubblicazione del bando sono state 749 nel 2013, per un valore complessivo a base asta pari a 588,86 milioni di euro; 583 nel 2014, per un valore complessivo pari a 704,94 milioni di euro. Gli affidamenti diretti in accordo quadro/convenzione sono stati 2.554 nel 2013, per complessivi 1,05 miliardi di euro; 1.552 nel 2014, per 750,39 milioni di euro.
I bandi di gara
Nel 2013 il sistema informativo regionale SITAR ha rilevato 105 bandi di gara per un valore complessivo di 331,27 milioni di euro. Nel 2014, invece, i bandi di gara sono stati 175, per un valore complessivo di 911,48 milioni di euro. La maggior parte prevede l’uso della procedura aperta (73,1%), l’8,6% la procedura ristretta e solo 2 bandi su 175 utilizzano il sistema dinamico di acquisizione. Il restante 17,1% dei bandi avvia una procedura negoziata.
Le aziende regionali (in particolare INTERCENT-ER) e quelle sanitarie sono le amministrazioni che hanno pubblicato i bandi di maggior valore: 448,01 milioni di euro (49,2% del valore totale) gli enti regionali e 322,73 milioni di euro (35,4%) le aziende sanitarie.

 

Gli affidamenti
Per gli affidamenti dei contratti di forniture si rileva una diminuzione del 26,5% del numero dei contratti aggiudicati (erano 4.143 nel 2013, diminuiscono a 3.046 nel 2014) e una contrazione dei corrispondenti valori complessivi del 15,2% (da 1,61 miliardi di euro nel 2013 a 1,36 miliardi di euro nel 2014). Nel 2014 risultano contratti che mediamente sono di importo più consistente (448.000 euro il valore medio) rispetto a quelli affidati nel 2013 (389.000 euro il valore medio).

La maggior parte degli affidamenti, 2.258 (74% del totale) per un valore di 985,47 milioni di euro (72% del valore complessivo ed un valor medio di 436.000 euro), si concretizza con una procedura che non prevede la preliminare pubblicazione di un bando. Le procedure di gara più utilizzate sono: l’affidamento diretto in adesione ad accordo quadro/convenzione con 863 affidamenti (28%) e 446,53 milioni di euro (33%); la procedura negoziata senza bando con 520 (17%) e 436,16 milioni di euro (32%) e la procedura aperta con 431 (14%) e 295,76 milioni di euro (22%).

Le Aziende sanitarie locali sono le amministrazioni che hanno eseguito il maggior numero di contratti (1.622) e di maggior importo (647,47 milioni di euro). Seguono gli enti regionali per i maggiori importi con 404,54 milioni di euro e 202 contratti; i soggetti che operano nei settori speciali per l’alto numero di affidamenti, pari a 470 contratti, e di importo, più contenuto, pari a 67,82 milioni di euro.
Tra le categorie di fornitura, le forniture di prodotti farmaceutici occupano il primo posto per i maggiori importi con 637,19 milioni di euro (47% del totale), seguono al secondo posto le apparecchiature mediche con 368,19 milioni di euro (27%).

La maggior parte delle gare è stata aggiudicata ad imprese provenienti da fuori regione: 2.188 (72%) contratti per complessivi 1,17 miliardi di euro (86%). Il ribasso medio che le imprese hanno praticato nel 2014 si attesta al 2,2%. Le imprese provenienti da fuori regione fanno registrare mediamente ribassi del 2,3% quelle regionali ribassi del 2,0%.

 03

L’esecuzione dei contratti di forniture
I contratti ultimati nel periodo 2009-2014 sono 2.020, per un valore un complessivo di 984,28 milioni di euro. Il 12% dei contratti ultimati ha registrato almeno una variante, il massimo delle varianti per un intervento è stato 16. L’importo dei contratti con almeno una variante è di 183,83 milioni di euro, pari al 19% del totale aggiudicato. Per la maggior parte dei contratti (218) l’importo che è stato ridefinito a seguito della variante ha registrato un aumento mediamente del +29% rispetto all’importo contrattuale. Il 2% dei contratti ultimati segnala subappalti, pertanto per 36 contratti, d’importo complessivo 29,08 milioni di euro, ci sono 77 subappalti per un importo complessivo di 3,17 milioni di euro. Mediamente per ogni appalto che segnala subappalti ci sono 2,1 subappalti; il valore medio di ciascun subappalto è di 41.118 euro.
I contratti di servizi
Nel 2013 sono stati rilasciati 4.957 CIG per un valore complessivo di 3,38 miliardi di euro a cui corrisponde un valor medio a contrattare di 682 mila euro. Nel 2014 sono stati invece rilasciati 4.335 CIG per un valore complessivo di 3,05 miliardi di euro ed un valor medio a contrattare di 704 mila euro.
Le procedure che prevedono la preliminare pubblicazione del bando sono state: 718 nel 2013 per un valore complessivo a base asta pari a 1,71 miliardi di euro; 747 nel 2014 per un valore complessivo pari a 1,63 miliari di euro.
La procedura di selezione del contraente più utilizzata nel 2014 è stata la “procedura negoziata senza previa pubblicazione” 788 contratti per complessivi 356,03 milioni di euro (830 nel 2013 per complessivi 411,26 milioni di euro).
I bandi di gara
Il valore complessivo a base asta per cui è stato pubblicato un bando di gara sul sistema informativo SITAR regionale ha avuto un andamento crescente rispetto al 2013, quando il sistema ha rilevato 470 bandi di gara per un valore complessivo di 1,22 miliardi di euro. Nel 2014 sono stati 493 bandi di gara, per un valore complessivo di 1,25 miliardi di euro.
La maggior parte dei bandi prevede l’uso della procedura aperta (89%), il 6% la procedura ristretta e il 5% la procedura negoziata.
Le Aziende sanitarie locali (ASL) e i Comuni sono le amministrazioni che hanno pubblicato i bandi di maggior valore: 340,65 milioni di euro (27% del valore totale) le aziende ASL e 314,20 milioni di euro (25%) i Comuni.
Gli affidamenti
Per gli affidamenti dei contratti di servizi si rileva una diminuzione del numero dei contratti aggiudicati del 5% (erano 2.452 nel 2013, diminuiscono a 2.329 nel 2014) e una contrazione dei corrispondenti valori complessivi del 10,6% (da 1,58 miliardi di euro nel 2013 a 1,41 miliardi di euro nel 2014). Diminuisce anche l’importo medio del contratto: da 644 mila euro nel 2013 a 606 mila euro nel 2014.
La maggior parte degli affidamenti, 1.783 (77% del totale) per un valore di 718,65 milioni di euro (51% del valore complessivo ed un valor medio di 403 mila euro), si concretizza con una procedura che non prevede la preliminare pubblicazione di un bando. Le procedure di gara più utilizzate sono: la procedura negoziata senza bando con 508 (22%) e 254,49 milioni di euro (18%); procedura aperta con 487 affidamenti (21%) e 622,34 milioni di euro (44%) e spese in economia con 371 affidamenti (16%) e 137,41 milioni di euro (10%).
I Comuni sono le amministrazioni che hanno eseguito il maggior numero di contratti (566) e di maggior importo (355,65milioni di euro). Seguono i soggetti che operano nei settori speciali con 565 contratti e di importo pari a 207,98 milioni di euro e le Aziende sanitarie locali con 398 contratti e 316,43 milioni di euro e 398 contratti.
Le categorie prevalenti di servizi che occupano i primo posti per i maggiori importi sono: i servizi di mensa e di catering con 130,45 milioni di euro (9,2% del totale), i servizi assicurativi e pensionistici con 122,76 milioni di euro (8,7%) e servizi connessi ai rifiuti urbani e domestici con 104,54 milioni di euro (7,4%),
Le imprese regionali si sono aggiudicati il 68% del valore aggiudicato dei contratti di servizi con complessivi 1364 contratti. Il ribasso medio registrato si attesta al 3,4%. Le imprese provenienti da fuori regione praticano mediamente ribassi del 3,8% quelle regionali si attestano sul 3,1%.

04

L’esecuzione dei contratti di servizi
I contratti ultimati nel periodo 2009-2014 sono stati 3.424 per valore complessivo di 4,72 miliardi di euro.
Il 14% dei contratti ultimati ha registrato almeno una variante. L’importo dei contratti con almeno una variante è di 151,99 milioni di euro, pari all’11% del totale aggiudicato. Per la maggior parte dei contratti (180) l’importo che è stato ridefinito a seguito della variante ha registrato un aumento mediamente del +32% rispetto all’importo contrattuale. Per i 48 casi che hanno registrato una diminuzione degli importi, non è possibile fare valutazioni generali in merito in quanto occorrerebbe approfondimenti per ogni singolo caso.
Il 3% dei contratti ultimati segnala all’osservatorio subappalti pertanto per 45 contratti d’importo complessivo 38,18 milioni di euro ci sono 88 subappalti per un importo complessivo di 5,60 milioni di euro. Mediamente per ogni appalto che segnala subappalti ci sono circa due subappalti.; il valor medio di ciascun subappalto è di 63.608,72 euro.
Scarica il Rapporto 2014