L’analisi dei dati ISTAT elaborata da ERVET propone un quadro sulla dinamica del commercio estero e dell’occupazione dell’Emilia-Romagna tra gennaio e settembre del 2016  

Export

Nei primi nove mesi del 2016 l’Emilia-Romagna ha esportato 41.671 milioni di euro di beni e servizi, in crescita dell’1,5% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (+603milioni di euro), in linea con il Nord-Est ed il Centro e al di sopra della media nazionale (0,5%). Continua la forte crescita dell’export del Meridione (+10,6%), spinta dagli autoveicoli ed i mezzi di trasporto; in calo il Nord Ovest (-0,8%)e le Isole (-21,3%).

Dopo un primo trimestre stazionario e un secondo trimestre dell’anno in cui le esportazioni regionali erano cresciute del +3,1% rispetto al medesimo periodo del 2015, negli ultimi tre mesi si è osservata una crescita tendenziale più contenuta (+1,3% rispetto al III trimestre 2015). Tra le grandi regioni del Centro-Nord, solo il Veneto fa meglio (con una crescita tendenziale dell’export pari a +1,9%).

La dinamica positiva di questa parte dell’anno ha permesso il consolidamento della terza posizione a livello nazionale (dopo Lombardia e Veneto), incrementando la quota di export dell’Emilia-Romagna (dal 13,4% del periodo Gennaio-Settembre 2015 al 13,5% del periodo Gennaio-Settembre 2016). Tra le regioni che forniscono un contributo positivo alla crescita delle esportazioni nazionali nell’arco dei nove mesi dell’anno, l’Emilia-Romagna (+1,5% rispetto ai primi nove mesi 2015) supera sia il Veneto (+0,7%) che la Lombardia (+0,4%).

Ipotizzando un quarto trimestre 2016 in linea con il resto dell’anno, ovvero in grado di confermare una crescita dell’1,5% rispetto al quarto trimestre 2015, l’Emilia-Romagna totalizzerebbe nel 2016 un export complessivo pari a 56.134 milioni di euro (erano 55.308 milioni nel 2015).

 

Mercato del Lavoro

Nei primi nove mesi del 2016, in Emilia Romagna, la popolazione attiva ha superato le 2.109mila persone, l’1,6% in più rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

L’occupazione è cresciuta del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2015, con un aumento di 46,5mila posti di lavoro. Le dinamiche di genere evidenziano un incremento dei posti di lavoro soprattutto per le donne (+34,3mila, +4,0%), più che per gli uomini (+12,2mila, +1,1%).

Le persone in cerca di occupazione sono scese al di sotto delle 149mila unità, in calo del 7,8% rispetto ai tre trimestri del 2015 (-12,5mila persone).

In contrazione anche la componente inattiva della popolazione (-1,5%), soprattutto per quanto riguarda la parte di inattivi in età lavorativa (-4,3%).

Il tasso di attività medio nel 2016 in Emilia-Romagna è pari al 73,4%, il più elevato tra le regioni, in crescita di 1,1 punti percentuali rispetto alla media dei tre trimestri 2015. Grazie ad una buona dinamica tra le donne, si riduce il gap di genere rispetto ad un anno prima (tasso maschile pari al 79,3%; il tasso femminile 67,2%).

Il tasso di occupazione medio nei primi tre trimestri del 2016 è al 68,1%, +1,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Si tratta del valore più elevato tra tutte le regioni italiane ad esclusione del Trentino-Alto Adige (nel Nord Est il tasso medio è pari a 66,4%; a livello nazionale 57,2%). La componente maschile ha un tasso pari al 74,5% (+0,8 punti percentuali), mentre quella femminile giunge al 61,9% (+2,5 punti percentuali).

Il tasso di disoccupazione nei primi nove mesi del 2016 è pari al 7,1% (più alto solo del Trentino Alto Adige e del Veneto), in calo di 0,7 punti percentuali sui primi nove mesi del 2015. Tale risultato è dovuto ad un continuo decremento nel corso dell’anno. Se infatti nel primo trimestre il tasso di disoccupazione è stato pari all’8,3% e nel secondo trimestre era al 6,8%, nel terzo è pari al 6,1%, in calo tendenziale, rispetto ad un anno prima di 0,6 punti percentuali.

A livello regionale un dato inferiore lo si rileva unicamente in Trentino-Alto Adige (4,2%). La dinamica di genere registra una contrazione della disoccupazione sia tra gli uomini che tra le donne: il tasso di disoccupazione maschile medio scende al 6,0% (dal 6,6% medio nei primi tre trimestri 2015), mentre quello femminile si colloca all’8,3% (dal 9,1%).

 

Per approfondire

Report ‘Export e mercato del lavoro dell’Emilia Romagna nei primi 9 mesi del 2016’ (dicembre 2016)